Dermatofibroma – (fibroma cutaneo, istiocitoma fibroso benigno) neoplasia benigna della genesi del tessuto connettivo (non melanocitica), rappresentata da un nodo che sovrasta la pelle o da un nodo denso intradermico. Il dermatofibroma è una neoplasia acquisita, estremamente rara nei neonati e nei bambini, mentre di norma compare in persone di età superiore ai 25-30 anni. La molteplicità della lesione non è caratteristica (ad eccezione di alcune malattie sistemiche, sindromi ereditarie e infezione da HIV). Per sesso: i dermatofibromi sono più comuni nelle donne.

Fattori predisponenti

Non esiste una ragione chiara per la comparsa dei dermatofibromi. È opportuno parlare di fattori predisponenti che, in varia misura, possono aumentare il rischio di neoplasie:

  1. Sesso femminile;
  2. Danni alla pelle, microtraumi, punture di insetti;
  3. Fattore genetico: l’ereditarietà può giocare un ruolo nella comparsa dei dermatofibromi.

Diagnostica

La diagnosi di dermatofibroma si basa su un esame clinico, che comprende un esame di routine della formazione e la dermatoscopia. Se si sospetta una crescita maligna, è possibile eseguire una biopsia.

Sintomi

L’esame visivo del dermatofibroma determina una formazione leggermente infossata (sotto la superficie della pelle) o emisferica, il più delle volte simmetrica (ovale o rotonda). La superficie del dermatofibroma è solitamente levigata, il disegno della pelle è il più delle volte assente (soprattutto al centro), meno spesso piccole tuberosità, desquamazione.

I confini del dermatofibroma possono essere netti e uniformi (nelle forme emisferiche sporgenti) o sfumati (se la neoplasia è piatta o infossata). Il colore varia dal carnicino, al grigio, alle tonalità del marrone e del cremisi. La distribuzione del pigmento in tutta la formazione non è uniforme: si osserva un graduale aumento dell’intensità del colore in direzione dal centro alla periferia (il centro della formazione è più chiaro, persino pallido, la periferia della formazione è più intensamente colorata).

La peluria nella parte centrale del dermatofibroma è assente, ma può essere presente alla periferia.

Il diametro del dermatofibroma di solito non supera i 10 mm (raramente si trovano formazioni più grandi). L’altezza sopra la pelle per le forme emisferiche è solitamente di 5-7 mm.

Alla palpazione, il dermatofibroma è denso e compatto. Una caratteristica distintiva è il sintomo della fossa: quando i tessuti circostanti vengono compressi, si forma una depressione nell’area del tumore. Non vi è alcuna sensazione soggettiva o un lieve prurito (raramente).

Si localizzano soprattutto agli arti inferiori e al cingolo scapolare; raramente si osservano altre localizzazioni.

Descrizione dermatoscopica

Con la dermatoscopia si visualizzano le seguenti caratteristiche del dermatofibroma:

  • Ipopigmentazione nella zona centrale;
  • Contorno non corretto della zona centrale ipopigmentata;
  • Una zona periferica marrone chiaro che circonda la zona centrale;
  • La zona periferica è rappresentata da una delicata rete pigmentaria con piccole cellule;
  • I confini della zona periferica passano agevolmente nella pelle sana;
  • Struttura uniforme a maglia fine al confine di transizione verso la pelle sana;
  • Raramente possono essere rilevati vasi puntiformi.

Diagnosi differenziale

La diagnosi differenziale viene effettuata con neoplasie quali:

  • Nevo semplice
  • Nevo papillomatoso
  • Comedoni
  • Emangioma
  • Nevo blu
  • Nevo displastico
  • Cheratoacantoma
  • Carcinoma basocellulare
  • Melanoma nodulare
  • Dermatofibrosarcoma gonfiante

Rischi

Il dermatofibroma è sicuro e non comporta un aumento del rischio di tumore maligno. In assenza di influenze esterne (traumi e altri fattori dannosi), il rischio di degenerazione maligna è paragonabile allo stesso rischio sulla pelle invariata.

Segni di una possibile malignità: un cambiamento nell’aspetto, la comparsa di sensazioni soggettive.

Tattica

In assenza di effetti dannosi sul dermatofibroma, di cambiamenti nell’aspetto e di sensazioni soggettive, la rimozione non è necessaria, è sufficiente un autocontrollo (o un esame con l’aiuto di altre persone in aree inaccessibili) almeno una volta all’anno. Se si è verificato un danno meccanico al dermatofibroma, si sono notati cambiamenti nell’aspetto o sono comparse sensazioni prima assenti, è necessario consultare un dermatologo o un oncologo.

Lo specialista stabilisce la possibilità di un ulteriore monitoraggio dinamico (i termini sono determinati individualmente) o vengono stabilite le indicazioni per la rimozione. È necessario rimuovere quei dermatofibromi che sono soggetti a traumi costanti e cronici a causa di indumenti, gioielli o per le caratteristiche del lavoro professionale.

In caso di osservazione dinamica, è di grande utilità la fotofissazione delle neoplasie cutanee, che determinerà successivamente anche piccoli cambiamenti nell’aspetto.

I pazienti, in presenza di altre neoplasie cutanee (nevi) in combinazione con il dermatofibroma, vengono sottoposti a un esame da parte di un dermatologo o di un oncologo in primavera e in autunno (prima e dopo la stagione balneare). A questi pazienti si raccomanda di compilare una mappa delle neoplasie cutanee, che semplifica notevolmente l’osservazione successiva, la ricerca di nuove formazioni o di un cambiamento in quelle esistenti.

Trattamento

Solo chirurgico (classico, con bisturi elettrico o radio) con esame istologico obbligatorio.

Il trattamento del dermatofibroma con metodi distruttivi (rimozione laser o criodistruzione) non è raccomandato, poiché in questo caso vi è una marcata tendenza alle recidive locali.

Prevenzione

La prevenzione della comparsa dei dermatofibromi e della loro malignità consiste in un atteggiamento delicato e attento nei confronti della pelle:

  • Esclusione di traumi cutanei cronici;
  • Rispetto delle misure di sicurezza quando si lavora con fattori dannosi per la pelle;
  • Igiene personale e consapevolezza di base dei tumori della pelle.

Inoltre, sono necessari un esame regolare dei dermatofibromi, la consultazione tempestiva di uno specialista in caso di cambiamenti esterni e la rimozione di neoplasie potenzialmente pericolose.