La cheratosi seborroica (verruca seborroica, verruca senile, cheratosi senile, cheratoma senile) è un tumore benigno che si erge sopra la pelle con cheratinizzazione. Queste formazioni compaiono, di norma, oltre i 50 anni di età. La cheratosi seborroica è caratterizzata da una pluralità, la cui proporzione aumenta con l’età. È comune sia negli uomini che nelle donne.

Fattori predisponenti

Non esiste una ragione precisa per la comparsa della cheratosi seborroica. È opportuno parlare di fattori predisponenti che, in varia misura, possono aumentare il rischio di neoplasie:

  1. Cambiamenti involutivi (legati all’età) della pelle, con alterazioni istologiche e funzionali: invecchiamento dei cheratinociti epidermici con apoptosi tardiva;
  2. Insolazione eccessiva;
  3. Fattore genetico: la comparsa della cheratosi seborroica può essere dovuta al genoma umano;
  4. Anche le radiazioni ionizzanti e le malattie virali possono provocare la comparsa o la crescita di cheratomi.

La diagnostica

La diagnosi di cheratosi seborroica si basa su un esame clinico, che comprende un esame di routine della formazione e una dermatoscopia. Se si sospetta una crescita maligna, è possibile eseguire una biopsia.

Sintomi

L’esame visivo del cheratoma seborroico rivela una formazione appiattita, emisferica o a gamba larga e corta che si erge sopra la pelle, il più delle volte simmetrica (ovale o rotonda). La superficie del cheratoma differisce significativamente dalla consistenza della pelle normale: ruvida, secca, con desquamazione, verrucosa (sotto forma di papille secche grandi e irregolari). Le superfici ruvide sono più caratteristiche per le formazioni di oltre 10 mm. A volte la cheratinizzazione è così forte che i frammenti di cheratoma possono cadere da soli o con un minimo impatto fisico.

I confini del cheratoma senile sono chiari e uniformi. Il colore è nudo, grigio, grigio-marrone. Talvolta sono presenti sfumature rosa o rosa-rosso. Si può notare un arrossamento della pelle invariata intorno alla formazione stessa.

La presenza del cheratoma non influisce sulla crescita dei capelli.

Le dimensioni variano da 5 mm a 20 mm. Le formazioni superiori a 15 mm sono rare. L’altezza del nevo sopra la pelle non supera i 5-7 mm.

Alla palpazione, si determina una formazione densa e secca con desquamazione. Le sensazioni soggettive sono generalmente assenti o di lieve prurito.

I cheratomi sono localizzati principalmente sul tronco e sugli arti superiori. Possono essere localizzati sul viso, sul cuoio capelluto, sul collo, sugli arti inferiori.

Descrizione dermatoscopica

Con la dermatoscopia del cheratoma seborroico si visualizzano i seguenti segni:

  • Pigmentazione di fondo omogenea dal grigio chiaro al marrone;
  • Strutture simili a comedoni: chiare inclusioni cheratotiche grigio-marroni di forma corretta;
  • Cisti simili al milium: strutture sferiche di colore bianco opaco o con una sfumatura giallastra;
  • Vasi sanguigni a forma di forcina;
  • Strutture che assomigliano alle convoluzioni del cervello;
  • Pseudo-rete di colore uniforme con bordi irregolari e nettamente interrotti (tipico del viso);
  • Pigmentazione uniforme dei punti di colore grigio-nero.

Diagnosi differenziale

La diagnosi differenziale viene effettuata con tali neoplasie pigmentate, come:

  • Cheratosi attinica;
  • Nevo papillomatoso;
  • Dermatofibroma;
  • Malattia di Bowen;
  • Cheratoacantoma;
  • Carcinoma basocellulare;
  • Carcinoma a cellule squamose;
  • Melanoma.

Rischi

La cheratosi seborroica è una condizione precancerosa facoltativa. La malignità si verifica raramente e si osserva più spesso sotto l’influenza di fattori aggiuntivi (lesioni croniche, ustioni termiche e chimiche). Il rischio di trasformazione maligna è dell’1-10%. In caso di malignità, la cheratosi seborroica si trasforma più spesso in cancro a cellule squamose (squamoso). Talvolta ciò avviene attraverso una fase clinicamente determinata della malattia di Bowen.

Occorre tenere presente che i pazienti con un gran numero di cheratomi hanno un rischio maggiore di un tumore maligno sulla pelle invariata o in prossimità del cheratoma. Ciò può complicare l’individuazione tempestiva e la diagnosi differenziale dei tumori.

Tattica

In assenza di effetti dannosi sul cheratoma seborroico, di cambiamenti nell’aspetto e di sensazioni soggettive, è sufficiente un controllo autonomo (o un esame con l’aiuto di altre persone in aree inaccessibili) almeno una volta all’anno. Se si sono verificati danni meccanici, esposizione attiva a radiazioni ultraviolette o ionizzanti, così come se sono stati notati cambiamenti nel cheratoma stesso o sono comparse sensazioni precedentemente assenti, è necessario consultare un dermatologo o un oncologo.

Lo specialista stabilisce la possibilità di un’ulteriore osservazione dinamica (i termini sono stabiliti individualmente) o vengono date indicazioni per la rimozione della formazione cutanea danneggiata. È necessario rimuovere quei cheratomi che sono soggetti a traumi costanti e cronici a causa di indumenti, gioielli o per le caratteristiche del lavoro professionale.

In caso di osservazione dinamica, è di grande utilità la fotofissazione delle neoplasie cutanee, che determinerà in seguito anche piccoli cambiamenti nell’aspetto.

I pazienti con cheratosi seborroica vengono sottoposti a un esame da parte di un dermatologo o di un oncologo in primavera e in autunno (prima e dopo la stagione balneare). A questi pazienti si raccomanda di compilare una mappa delle neoplasie cutanee, che semplifica notevolmente l’osservazione successiva, la ricerca di nuove formazioni o di un cambiamento in quelle esistenti.

Trattamento

Il trattamento può essere chirurgico o con metodi di distruzione locale (laser, criodistruzione). Dopo il trattamento chirurgico (classico, con l’aiuto di un elettrobisturi o di un radiobisturi), è obbligatorio l’esame istologico.

L’uso della rimozione laser o della criodistruzione viene effettuato dopo un esame obbligatorio da parte di un oncologo e l’esclusione di malignità. L’uso di tali metodi è inoltre sconsigliato se non è possibile effettuare una chiara diagnosi differenziale con le neoplasie di natura pigmentata (nevi pigmentati, displastici e altri).

Prevenzione

La prevenzione della comparsa della cheratosi seborroica e della sua malignità consiste in un atteggiamento delicato e attento nei confronti della pelle:

  • Limitazione delle radiazioni ultraviolette (lettino abbronzante, abbronzatura solare);
  • L’uso di creme protettive durante i periodi di sole attivo;
  • Esclusione di traumi cutanei cronici;
  • Limitazione o esclusione delle radiazioni ionizzanti, rischi professionali;
  • Rispetto delle misure di sicurezza quando si lavora con fattori dannosi per la pelle;
  • Igiene personale e consapevolezza di base dei tumori della pelle.

Richiede inoltre un esame periodico della cheratite, la consultazione tempestiva di uno specialista in caso di alterazioni esterne e la rimozione di elementi potenzialmente pericolosi.